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Il mio ciclo di lavorazione comincia direttamente dalla smaltatura dell’oggetto in “biscotto”. La smaltatura può essere fatta con diversi tipi di smalto a seconda delle esigenze: per le ceramiche ad uso alimentare viene impiegato uno smalto apiombico, mentre per le ceramiche di tipo ornamentale vengono usati smalti piombici che possono , a volte, dare un effetto opaco.
Dopo la smaltatura, una volta che la base su cui dipingere è asciutta, si procede all’impostazione del decoro. Per alcuni decori, ma soprattutto per velocizzare l’impostazione quando ci sono molti pezzi da dipingere con lo stesso decoro, si ricorre all’antica tecnica dello spolvero. Su una velina vengono tracciati i contorni del disegno, in seguito si passa sopra i contorni con un punteruolo in modo tale da creare tanti piccoli fori. Si appoggia la velina sull’oggetto da decorare e vi si batte sopra con uno straccio contenete della polvere di carbone. La polvere passa attraverso i fori lasciando l’impronta sulla quale poi si ripasserà con il pennello e il colore definitivo. Si procede quindi alla pittura.
Finita la fase decorativa, l’oggetto in ceramica viene spruzzato con una pistola ad aria compressa, contenente una cristallina, detta anche vetrina e successivamente messo in forno ad una temperatura che arriva oltre i 950° gradi. L’effetto brillante viene dato dalla vetrina che con il calore fonde gli ossidi dai quali derivano smalti e colori. |
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